L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato alcuni chiarimenti relativi alla possibilità o meno di applicare l’Iva agevolata al 10% per ristrutturazioni edilizie ad interventi con posa in opera di pavimenti laminati flottanti.
Con la Risoluzione n. 71 del scorso 25 giugno 2012 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato alcuni chiarimenti relativi alla possibilità o meno di applicare l’Iva agevolata al 10% per ristrutturazioni edilizie ad interventi con posa in opera di pavimenti laminati flottanti.
La Risoluzione è nata in risposta alla richiesta di un contribuente che, analogamente ad altri casi, stava attuando una ristrutturazione edilizia che prevedeva, oltre ad altri interventi, anche la posa in opera di un nuovo pavimento. Il pavimento in oggetto era, appunto, un laminato con posa flottante (senza colla) realizzato in pannelli HDF, opportunamente posato con l'utilizzo di un sottopavimento di sughero (con funzione di isolante termico/acustico) e una barriera vapore in polietilene.
Vista la caratteristica del pavimento laminato di poter essere smantellato e riposato, questa categoria di prodotti poteva essere considerata un "bene finito" e in quanto tale ricadere fra quelli per i quali è possibile applicare l'agevolazione IVA al 10%. L'Agenzia delle Entrate ha invece chiarito che questi tipi di pavimenti "sono pur sempre riconducibili alla categoria dei materiali di rivestimento e, in quanto tali, non possono essere considerati beni finiti. Le singole liste prefinite che compongono la pavimentazione, infatti, non sono di per sé elementi dotati di una propria individualità e autonomia funzionale e una volta smontate, anche se suscettibili di riutilizzazione, perderebbero le proprie caratteristiche strutturali di pavimentazione."
La cessione di pavimenti laminati, pertanto, deve essere assoggettata all'aliquota IVA ordinaria del 22%.
